Purtroppo oggi si diventa maggiormente miopi, perché lavoriamo molto di più da vicino che in passato. Questa caratteristica cidimostra il cambio generazionale dei difetti di vista: se fino a pochi anni fa l’ipermetropia la faceva da padrona nei bambini, oggi è sempre più presente la miopia, il difetto che riduce la visione per lontano, assecondando quella per vicino.
Nonostante che, nella maggior parte dei casi, sia facilmente correggibile con le lenti, è meglio cercare di evitare che la miopia superi le 5 diottrie. La miopia può infatti aumentare il rischio di sviluppare problemi in età adulta come la maculopatia, fragilità e rotture retiniche (l’occhio del miope è un po’ più lungo e fragile); anche il glaucoma (un progressivo danno del nervo ottico e del campo visivo) tende a incidere maggiormente nei miopi oltre i quarant’anni.
La miopia molte volte compare come un lievissimo difetto durante l’infanzia (il bambino strizza gli occhi perché non vede bene la lavagna) ma tende a progredire drammaticamente durante l’adolescenza per poi assestarsi nell’età adulta. Raramente alcune miopie degenerative progrediscono per tutta la vita. Il peggioramento è dato dal progressivo allungamento e assottigliamento del globo oculare.
Per contrastare questa progressione è stata proposta con successo la terapia atropinica (in gocce oculari), risultata efficace in 6 casi su 10, molto usata nei bambini, e l’utilizzo precoce di particolari lenti a contatto notturne (ortocheratologia), in grado di ridurre e anche arrestare la progressione del difetto.
Da pochissimi anni sono però state proposte più pratiche lenti per occhiali definite “a defocus periferico”. Queste lenti mettono a fuoco l’immagine su tutto l’arco retinico, anche nelle aree periferiche della visione (cui non poniamo solitamente attenzione). Molti studi su riviste internazionali di riferimento, come il British Journal of Ophthalmology, hanno dimostrato che queste geometrie di lenti compensano bene l’evoluzione del difetto miopico.
La differenza rispetto a una normale lente è il modo in cui si forma l’immagine nell’occhio: gli occhiali tradizionali focalizzano bene l’immagine al centro ma si curano poco dell’immagine in periferia. Queste lenti invece compensano bene il difetto lungo tutta la retina, peculiarità che sembra ridurre l’allungamento del bulbo oculare (responsabile del peggioramento della miopia). Queste lenti si presentano come delle particolari lenti multifocali, con una correzione che varia dal centro alla periferia (defocus periferico).
Presso i nostri centri abbiamo già applicato con successo queste lenti d’occhiale, tra cui le Essilor Stellest, le lenti “intelligenti”consigliate a chi ha una miopia che progredisce molto o ha familiarità per questo difetto di vista. Pur essendo presenti da poco in commercio stanno cominciando a dare buoni risultati.
Data la loro particolare geometria, queste lenti devono essere molto ben centrate sull’occhio per consentire una visione nitida. Per questo i nostri optometristi laureati sapranno indirizzarvi nell’acquisto e nell’assistenza post-vendita di questi dispositivi.
